BLUMFELD

GRAUE WOLKEN

Pubblicato anno: 2001
Autore: Jochen Distelmeyer 

Per la maggior parte dei due decenni, i Blumfeld sono stati ampiamente considerati la prima band indie rock tedesca, con un suono che ha preso spunto da gruppi come Pixies e Pavement. Blumfeld differiva da gruppi come Pavement e altri popper indie teutonici come i Bartlebees: i loro testi avevano una portata politica e suonavano quasi esclusivamente in tedesco, sebbene il cantante Jochen Distelmeyer usasse occasionalmente frasi in inglese.

I Blumfeld erano anche considerati un gruppo chiave della Hamburger Schule, un movimento musicale che combinava elementi lo-fi, punk e pop con testi principalmente tedeschi. Jochen Distelmeyer, André Rattay e Eike Bohlken fondano il gruppo ad Amburgo nel 1990. La band pubblica il primo singolo, Ghettowelt, nel 1991, e il primo album Ich-Maschine l'anno successivo. Nel 1994, nello stesso anno viene pubblicato il secondo album L'Etat Et Moi. Il terzo album Old Nobody segna l'uscita del gruppo di Bohlken, sostituito da Peter Thiessen, nonché una decisa svolta stilistica, che rinuncia al rock puro dei primi due album e abbraccia un sound più soft e vicino all'easy listening. Insieme agli album successivi, il cambio di stile garantisce un grande successo commerciale per la band. Nel 2002 Thiessen lascia il gruppo, mentre nel 2007 viene annunciato lo scioglimento della band.

La canzone Graue Wolken, pubblicata nel 2001, tratta dall’album Testament der Angst, presenta uno sfondo cupo, drammatico. Nel video si vede una piccola famiglia tedesca al tavolo della colazione e come la loro figlia va a scuola in macchina, trascorre lì la mattinata e, tornata a casa si rimette nella sua stanza. Questo video, infatti, rispecchia il contenuto della canzone: Blumfeld cerca di trovare il senso della vita. Gli manca il cielo azzurro, che in realtà sta per la società. Egli critica le persone, poiché esse sono egoiste, pensano solamente alla propria vita, concentrandosi sempre e solo su loro stessi. Inoltre, nel testo viene sottolineato lo sfondo cupo, nel quale piove sempre e anche come tutto è grigio e sfocato dalle nuvole. Egli ci trasmette il suo stato d’animo, tenebroso e triste, poiché non ha più stimolo, non ha un obiettivo preciso e proprio per questo vede tutto grigio. Egli racconta come conduce la sua vita in modo monotono: “lavora, guarda la televisione e va a dormire”, quindi, non si diverte più. Perciò si paragona alle nuvole grigie che influiscono negativamente il suo stato d’animo.