ARNOLD SCHÖNBERG (1874-1951)
Il compositore Arnold Schönberg nacque a Vienna nel 1874. Considerato come uno dei padri della musica del Novecento e massimo esponente dell'espressionismo musicale, a lui si deve la rivoluzione del linguaggio musicale, attraverso l'atonalismo (abolizione della gerarchia tonale dei suoni) e l'elaborazione della dodecafonia, metodo fondato sull'uso di una serie di suoni.

BIOGRAFIA
Schönberg nacque a Vienna da una famiglia colta ebraica che gli impartì le prime nozioni musicali. Il piccolo Schönberg fu prevalentemente educato nelle lettere dal modesto insegnante di francese che era conosciuto a Vienna in particolare come poeta dilettante. All'età di otto anni, grazie a un compagno di scuola, Schönberg scoprì il violino e iniziò con grande entusiasmo a studiarlo: nel giro di qualche anno era già in grado di suonarlo e iniziava a cimentarsi nella composizione di brevi pezzetti per duo. Alla giovane età di 15 anni Schönberg fu costretto, a causa di una crisi economica familiare, a lasciare la scuola: il padre era morto, e per sopravvivere si impiegò come commesso in una piccola banca privata viennese. Solamente cinque anni dopo, sotto consiglio di un amico, il giovane musicista decise di lasciare il lavoro e di trasferirsi a Berlino al fine di ampliare la sua carriera. Durante gli anni trascorsi a Berlino, egli si procurava da vivere suonando in locali notturni molto noti. Nel 1903 egli iniziò ad insegnare armonia e contrappunto in una nota scuola viennese e i suoi più noti allievi furono: Anton Webern, Alban Berg e John Cage. Pochi anni dopo Arnold decise di traferirsi in Francia, dove attenuò un’ulteriore carriera come pittore. Dal 1920 egli iniziò a comporre attraverso il metodo della dodecafonia (modalità di composizione che lo rese particolarmente noto).  Nel 1933, a causa delle persecuzioni naziste, fu costretto a fuggire in America (Boston e Los Angeles) e assunse la carica di direttore musicale dell’Università della California. Una decina di anni dopo morì negli Stati Uniti.

OPERE
Grazie al suo straordinario talento, nel 1910 Schönberg diventa maestro di composizione all’Accademia musicale di Vienna. Nel 1912 pubblica insieme agli artisti Vasilij Kandinsky, Paul Klee e Franz Marc un celebre almanacco - "Der Blaue Reiter" - per il quale scrive un saggio. In questo periodo comincia l’ideazione di quella che diverrà la dodecafonia. 
Nel 1933 Adolf Hitler sale al potere e Schönberg, essendo di origine ebrea, fugge in Francia. Nello stesso anno però, data la sua grande dote di compositore, ottiene asilo dagli Stati Uniti: non tornerà mai più a vivere in Europa.
Finita la guerra, nel 1947 compone “Un sopravvissuto di Varsavia” dove il protagonista parla della sua esperienza nei campi di concentramento, accompagnato da una musica angosciante che riproduce le scene descritte durante la narrazione.
La Dodecafonia è una tecnica di composizione descritta da Arnold Schönberg nell’articolo “Composizione con 12 note” del 1923. Consiste nel creare una serie, cioè una successione di 12 suoni che non possono essere tutti collegati fra loro, ma sono disposti secondo la serie scelta dal compositore, fino adesaurire il totale cromatico. 

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MUSICA
Suite for Piano, Op.25, Schönberg

Piano concerto Op.42, Schönberg

La dodecafonia, Schönberg